Pulizie e Disinfestazione
Le pulizie e la disinfestazione, spesso legate in ambienti domestici e non per questioni di igiene, sono tra le cose più importanti da seguire e uno dei passi più ampi compiuti dall’evoluzione dell’uomo: le malattie infatti, veicolate da sporco e batteri, si sono notevolmente ridotte con il trascorrere dei secoli grazie appunto all’aumentare del grado di igiene, grado di igiene che però ci deve fare riflettere. L’eccesso di pulizia o l’uso di prodotto tropo aggressivi o non adatti a vivere a contatto con la nostra pelle, è probabilmente più dannoso di un posto non sottoposto a cura assoluta: ad esempio, una pulizia di fondo è sempre indispensabile, ma, se fatta quotidianamente, disincrostanti o, addirittura, acido muriatico, sono del tutto inutili E' quindi possibile alternare i metodi tradizionali con acqua calda e bicarbonato, che rimangono i migliori alleati, così come le soluzioni con l'aceto bianco Mai utilizzare questi miscugli nella vasche da bagno in resina La disinfestazione invece è definita genericamente come l'insieme di operazioni tendenti alla eliminazione, o per lo meno alla limitazione, dei parassiti e dei loro danni, partendo dalla semplice applicazione di prodotti spray in ambiente domestico ed arrivando a veri e propri piani di lotta Diciamo che gli insetti in casa, si sa non piacciono a nessuno, ma esistono molti modi per portare a termine una disinfestazione, alcuni dei quali nel pieno rispetto della bio-sostenibilità, come ad esempio la lotta biologica integrata per il controllo delle mosche, salvaguardando l'ambiente Questo sistema consiste nel lasciare dove c'è traccia di riproduzione, insetti utili, capaci di ricercare ed "inibire" le pupe di mosca presenti nell'ambiente Questi insetti vengono distribuiti sfusi nelle zone asciutte ino al momento della loro fuoriuscita Queste piccole creature non sono nocive né all'uomo né agli altri animali in quanto si tratta di antagonisti naturali degli altri insetti a cui li “opponiamo” La "lotta biologica", utilizzata da quasi un secolo nell'agricoltura, esclude l'utilizzo dei metodi chimici, favorendo invece metodi che impiegano predatori o parassitoidi specifici e l'uso di trappole Questo metodo non elimina completamente l'infestante, cosa comunque improbabile anche con altri metodi, ma lo riduce ad una presenza accettabile sia dal punto di vista igienico, sia dal punto di vista economico
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Vetro e vetrai
Visto che dobbiamo parlare di vetrai e visto che i vetrai di Murano sono i più famosi del mondo, ci sembra interessante spiegare il perchè. Nel 1295 si decretò che le vetrerie di Venezia, attive probabilmente già prima del mille, fossero trasferite a Murano dal momento che i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi, che divenivano particolarmente gravi perché all'epoca le costruzioni erano principalmente in legno Tuttavia, documenti e reperti antichi testimoniano che l'industria si fosse radicata nell'isola già da tempo Concentrare le vetrerie a Murano servì alla Serenissima a controllarne meglio l'attività, gelosa di un'arte che l'aveva resa celebre in tutto il mondo sin dalle origini I mastri vetrai erano obbligati a vivere sull'isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale Molti tuttavia riuscirono a fuggire, esportando all'estero le loro celebri tecniche La più importante crisi che colpì l'industria fu quella del XV secolo, quando si cominciò la fabbricazione dei cristalli di Boemia, forse ispirati agli stessi vetri di Murano Venezia ne uscì, specie da quando il vetro fu utilizzato per la realizzazione di lampadari, tutt'oggi tra i manufatti più noti di Murano Solo i mastri vetrai, fra i non nobili, potevano sposare figlie di patrizi La Repubblica infatti, emanò un decreto, in seguito ai disordini avvenuti nel Maggior Consiglio di Murano, che dichiarava cittadini muranesi solamente coloro i quali fossero nati nell'isola o avessero acquistato immobili nella stessa Nel 1602, il podestà Barbarigo, nel censire gli isolani, ricorse alla compilazione di un Libro d'Oro L'iter per ottenere l'iscrizione non era né semplice né breve e infatti avveniva solamente mediante il consenso della Repubblica Chi non risultava iscritto non poteva svolgere alcun tipo di lavoro in vetreria, non partecipava ai consigli e non usufruiva di tutti gli altri privilegi concessi ai cittadini muranesi
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