Il mestiere del fabbro
Il mestiere del Fabbro, che ad occhi poco attenti potrebbe risultare vetusto, inutile e superato, è più fiorente di quanto non possa sembrare anche se diverso nelle forme rispetto alle sue origini. L'immagine del fabbro non è più quella dell'artigiano che lavora il ferro incandescente con martello e tenaglie per realizzare utensili, strumenti per l'agricoltura o altri oggetti Il mestiere tradizionale, l'antica arte è mutata ed ha lasciato il passo ad una forte specializzazione in rami particolari, quali i serramentisti e i carpentieri Sono ormai rare le botteghe-laboratorio che seguono la vecchia tradizione di forgiare a fuoco il ferro, attività che, invece, è divenuta appannaggio soprattutto dei giovani, che da veri e propri artisti del ferro battuto, si dedicano al mestiere con passione, abilità tecniche e soprattutto creative Una delle caratteristiche che possono essere considerate particolarmente nobili nel mestiere del fabbro, mestiere che in Italia conta circa 21 400 imprese e 65 000 dipendenti, è sicuramente il recupero dei beni artistici ed architettonici che sono sempre più importanti per noi e per il futuro dei nostri figli ai quali vogliamo lasciare un mondo bello, ordinato e pulito I fabbri quindi sono sempre più straordinari artigiani che si sono evoluti nei secoli, pur mantenendo il senso estetico che li ha sempre contraddistinti
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Le scale
La scala in architettura è una costruzione edilizia che va a definirsi come struttura di collegamento verticale fra i diversi piani di un edificio con percorso breve (a differenza della più lunga scalinata). La scala è formata da un insieme di strutture orizzontali o sub-orizzontali posizionate a quote differenti chiamate gradini La dimensione dell'elemento parallela al verso della scala è chiamata pedata, mentre la distanza verticale tra due elementi successivi è chiamata alzata Il parametro che differenzia i vari tipi di scala è essenzialmente il rapporto tra l'alzata e la pedata, ossia la pendenza:tra i 90 e i 75 gradi sono chiamate scale a manotra i 75 e i 45 gradi sono chiamate scale industrialitra i 45 e i 25 gradi sono chiamate scale comuniPer pendenze inferiori non si parla più di scale ma di gradonate e piani inclinati Un insieme di gradini compone una rampa, mentre la rampa stessa collega tra di loro due pianerottoli I pianerottoli possono essere di arrivo o di partenza se permettono lo smistamento verso altre zone dell'edificio oppure di riposo se servono solo a collegare più rampe L'interpiano è la differenza di quota tra due pianerottoli di arrivo Progettazione del gradino La larghezza della rampa è funzione del numero di persone che vi possono transitare contemporaneamente e dell'uso a cui è adibita L'alzata in genere è compresa tra i 13 e i 20 cm mentre la pedata viene calcolata tramite relazioni empiriche basate sul lavoro svolto dall'utente nell'affrontare il dislivello Infatti al variare della pendenza, l'utente tende a modificare la lunghezza del passo di modo tale che il lavoro svolto per superare un gradino sia uguale al lavoro svolto per compiere lo stesso passo su un piano Questo comporta che l'aumento della pedata corrisponde ad una riduzione dell'alzata e viceversa Le formule usate sono 2A + P = 62 ÷ 64 cm (formula di Blondel) e P + A/3 = 52 cm (la seconda formula pare errata infatti se utilizzata nella prima consente come uniche soluzioni alzate di 6-7 cm con pedate di 48-52 cm) La legge sulle barriere architettoniche (D M Ministero dei LL PP 14/06/89 n°236) richiede i seguenti requisiti: rapporto tra alzata e pedata (pedata minimo di 30 cm): la somma tra il doppio dell'alzata e la pedata deve essere compresa tra 62 ÷ 64 cm (coefficiente di Blondel, ex art 8 1 10 Scale) Progettazione della rampa La rampa può avere asse rettilineo o curvo e collega due strutture di riposo chiamate pianerottoli Nel caso di rampa rettilinea è buona norma non superare il numero di 15-20 gradini per non indurre una sensazione di vuoto nell'utente e per spezzare il lavoro dell'utente senza intralciare il movimento degli altri utenti Se la scala è ad asse curvilineo è bene che la pedata non scenda sotto i 10 cm sul bordo interno Il corrimano deve avere un interasse tra le sbarre non inferiore ad una decina di cm e non deve essere più basso di 90 cm Tipologie costruttive Storicamente le scale degli edifici erano costruite in legno o in pietra ed erano incastrate tra due muri portanti La scarsa resistenza dei materiali impediva di avere larghezze del gradino rilevanti, mentre gli elevati costi costruttivi costringevano a ridurre lo spazio disponibile per le scale Dovendo comunque superare il dislivello tra i piani, i costruttori aumentavano a dismisura il valore delle alzate Con l'avvento del cemento armato, sono state sviluppate nuove tecniche costruttive Una prima suddivisione di base le divide in scale a gradini portanti o a gradini non portati: Nelle prime i gradini sono progettati e costruiti come delle piccole travi o mensole sporgenti da muri o da travi a ginocchio Nelle seconde la rampa è concepita come un solaio, vincolato ai pianerottoli o ai muri laterali, e calcolato come una piastra Il piano di calpestio è composto da lastre di pietra butterate ad elevata resistenza all'usura (marmo, granito, ecc )
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Caldaie, caldaisti e revisioni
In un impianto di riscaldamento, la caldaia è l'apparecchiatura che trasforma l'energia di combustibili in calore e lo rende disponibile in un circuito contenente acqua o aria che ha la funzione di distribuire il calore negli ambienti ed eventualmente nell'acqua dell'impianto sanitario. È generalmente costituita da un recipiente riscaldato contenente acqua (o altro liquido), che quindi aumenta di temperatura per effetto di un riscaldamento esterno Secondo le rilevazioni di Confartigianato, non più del 70% dei cittadini esegue una corretta manutenzione delle caldaie E, negli ultimi 4 anni a causa del malfunzionamento di impianti a gas, si sono registrati, ogni anno, in media 163 incidenti Gli incidenti si sono concentrati al Nord e sono stati causati dall’insufficiente ricambio d’aria del locale, a cui segue la carenza di manutenzione Gli impianti maggiormente a rischio sono le caldaie autonome, seguono scaldabagni e apparecchi di cottura, responsabili di 2 incidenti su 10 ciascuno Una Caldaia pulita e perfettamente efficiente oltre ad essere più sicura, guadagna in efficienza e consuma meno, riducendo quindi l’inquinamento prodotto facendoti risparmiare La manutenzione della caldaia, non va vista come semplice obbligo di legge, ma come atto logico di responsabilità e attenzione al proprio ambiente e a quello esterno Ma vediamo cosa dice la legge: In base al D L 192/2005 La manutenzione le caldaie interne e da effettuarsi almeno ogni due anni, mentre per quelle esterne almeno ogni quattro Il termine almeno indica il periodo massimo possibile per legge Ma se la casa costruttrice della caldaia prevede manutenzioni più frequenti fanno fede quei termini Quindi leggi il libretto della tua caldaia e vedi con che intervallo prevede la manutenzione Come risparmiare su caldaia e caldaistaOgni anno per riscaldare le nostre abitazioni consumiamo circa 14 miliardi di metri cubi di gas che contribuendo al formarsi del così detto effetto serra causano l’innalzamento della temperatura del pianeta Il riscaldamento è, dopo il traffico, la maggiore causa dell’inquinamento delle nostre città Pertanto la sostituzione della vecchia caldaia risulta essere uno dei principali interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici in edilizia secondo quanto disposto dalla recente legislazione Tramite la sostituzione del generatore di calore è infatti possibile migliorare la “sostenibilità” della nostra abitazione Tale intervento di sostituzione consente una riduzione dell’emissione di CO2 e pertanto salvaguarda l’ecologia oltre ad aumentare significativamente l’efficienza dell’impianto La sostituzione del generatore di calore può portare ad un risparmio di combustibile nell’ordine del 10/20% a seconda del tipo di abitazione e impianto pre-esistente Si suggerisce di combinare questo intervento con le altre possibilità di risparmio energetico quali: coibentazione involucro, sostituzione infissi e utilizzo di fonti rinnovabili (Fotovoltaico e Solare Termico)
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